Un mese con Madre Parigi: Claret, l’uomo apostolico, vi darà la mano

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Un mese con Madre Parigi: Claret, l’uomo apostolico, vi darà la mano

In questo mese di giugno Madre Paris compirà 211 anni.
Per questo ogni venerdì vi racconteremo alcuni dettagli della sua vita raccontati da lei stessa.

Le cose non sarebbero state così facili. Claret era stato nominato arcivescovo di Cuba e dovette partire… Prima di poter avere un breve colloquio, mi assicurò che “non avevo dubbi che il lavoro sarebbe stato fatto”.

E affinché confidasse di più nel Signore e non negli uomini, venne il regio permesso di professare nella Compagnia di Maria. Ero estremamente angosciato. Cosa avrei dovuto fare? La fiducia era mista a dubbi interiori, a ansie… per paura di lasciarmi ingannare dallo spirito maligno… Il discernimento è stato lungo e doloroso, ma avevo la determinazione profonda di fare la volontà di Dio. Alla fine, dialogando con i miei compagni, abbiamo deciso che dovevo uscire. Mi seguì Florentina Sangler, mossa dal desiderio di appartenere a questo nuovo Ordine.

Con molto dolore ce ne siamo andati entrambi e siamo rimasti a vivere per un po’ a Tarragona. Si sono uniti a noi altri tre giovani. Noi cinque abbiamo deciso di fare voto di non separarci nella cappella della Vergine del Chiostro della Cattedrale di Tarragona, il 15 agosto 1851. Considero che sia l’inizio di quel Nuovo Ordine che anni fa il Signore ci aveva chiesto me e contiene in germe la sua essenza più intima: consacrazione, unità e missione “Ho radunato le giovani che avevo ammesso, offrendoci a Dio con il voto di varcare i mari e di andare in qualsiasi parte del mondo senza fare divisione tra noi , tutto per amore di Nostro Signore Gesù Cristo.”

Fino al 25 marzo 1852, ricevevo notizie da Claret tramite Caixal “che diceva che ora potremmo andare… saremmo stati accolti molto bene, che, sebbene per il momento non potesse fondarci un monastero, ma che lavorando potremmo mangiare, e che ci ha promesso la sua protezione, certo che qualunque cosa avessimo fatto sarebbe piaciuta a Dio.”

E dopo tante avventure ci siamo imbarcati per Cuba “per quante difficoltà presentasse ad una donna un viaggio così terrificante, nulla mi ha scoraggiato, confidando sempre nella grazia di Dio che può tutto”.

In questo momento non conoscevo il Diritto Canonico, sapevo solo ciò che Dio mi aveva ispirato in quell’esperienza che vi ho raccontato all’inizio: La Congregazione è nata a Santiago de Cuba, nei conventi, di clausura, ma dovevano formare una un’unica famiglia con piena e assoluta unità e solidarietà in tutto, dotata allo stesso tempo di un carisma evangelizzatore e di una “prima madre” segno di unità e di comunione. Ciò causò molti problemi e molte sofferenze per la sua approvazione.

Ma c’è stato Claret che ci ha dato tutto il suo aiuto, anche se in alcuni momenti non eravamo d’accordo, il contrasto e lo scontro tra i due hanno fatto apparire la luce… E così il 25 agosto 1855 Claret firmò il Decreto di fondazione e il 27 Agosto, ho professato nelle sue mani. Allora le altre sorelle erano già nelle mie mani. E il nuovo ordine cresceva a Cuba e in Spagna… E rispondeva alla Missione che il Signore ci ha affidato. Annunciamo il Vangelo, con la testimonianza, nell’educazione cristiana e negli esercizi. E poi in molteplici modi… fino ad oggi.