25 Apr ECO: domenica 28 aprile 2024
Vangelo di Giovanni 15,1-8:
“In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:
Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, egli lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pulisce affinché porti più frutto. Siete già puri grazie alla Parola che vi ho annunciato. Rimani in me e io in te. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite; nemmeno tu se non dimori in me.
Io sono la vite; tu i rami. Chi rimane in me e io in lui, porta molto frutto; perché senza di me non puoi fare nulla. Se qualcuno non rimane in me, viene gettato via come il tralcio e secca; Poi li raccolgono, li gettano nel fuoco e li bruciano.
Se rimani in me e le mie parole rimangono in te, chiedi ciò che vuoi e lo otterrai. La gloria del Padre mio è che portate molto frutto e siete miei discepoli”.
Commento:
Rimani in me e io in te
Questa storia è, detta in modo poetico, una formula per presentare i principali attori del messaggio di Gesù. Immaginiamo un grande vigneto come uno di quelli che popolano tante zone agricole del nostro Paese. La Vigna equivale al popolo di Dio. Cristo è la vera Vite e il Padre è il contadino. Il Padre è colui che si prende cura di tutto. Pota con attenzione, annaffia permanentemente la vigna e la mantiene in vita tagliando i tralci che non portano frutto e favorendo quelli che danno. La sopravvivenza dei tralci dipende dalla loro permanenza sulla Vite. Rimanere nella Vite, cioè in Gesù, significa portare frutti abbondanti.
Cosa significa rimanere in Gesù? Qual è la dinamica che sta alla base di questa permanenza?
È un rapporto intimo, direi senza parole. È oltre l’esterno. Solo il cuore parla. Il Signore è presente, in noi è presente il Padre, è presente lo Spirito Santo. E di conseguenza devo restare con Loro. Questa è la chiave.
Dobbiamo chiedere a Dio di aiutarci a comprendere questo dimorare in Lui che Egli ci dice con parole così categoriche. Emergono chiaramente l’amore per Gesù e l’amore fraterno. Due temi inseparabili Il primo è il fondamento del secondo.
“Senza di Me non puoi fare nulla”.
Egli conosce meglio di chiunque altro i desideri profondi del nostro cuore. Il nostro desiderio di felicità. E la risposta ce la dà Lui stesso. È Lui. Dobbiamo lasciare il cuore aperto al Suo amore e la mente attenta a scoprire la Sua azione intima e meravigliosa.
Ma… questo significa non banalizzare la nostra esistenza. Guarda con occhi profondi tutti i momenti della nostra vita. Ci sono così tante distrazioni intorno a noi, così tanti momenti vuoti… che è difficile compiere la transizione senza rimanere sulla strada.
Il cammino è la richiesta di aiuto a Gesù. Cioè, preghiera profonda e fiduciosa. Lui è sempre con noi.
Carmen Alonso
Missionario Clarettiano