Il progetto di solidarietà delle nostre scuole

22-11-2023-solidaridad-zapatos-p

Il progetto di solidarietà delle nostre scuole

Mettiti nei miei panni è il progetto di solidarietà che sarà elaborato e sostenuto durante l’anno accademico 2023-2024 da tutte le scuole dei Missionari Clarettiani, Provincia d’Europa.

Questo progetto mira a fornire uno spazio di ascolto e attenzione personalizzata a 40 adolescenti tra gli 11 e i 17 anni del Comune di Guayaramerín (Bolivia), promuovendo il superamento delle difficoltà socio-emotive, di apprendimento e di autostima.

La comunità dei Missionari Clarettiani di Guayaramerin ha constatato che molti adolescenti sono vittime di violenza domestica, alcune ragazze diventano madri in età molto precoce quando non hanno ancora raggiunto il loro sviluppo, la mancanza di mezzi economici porta all’abbandono della scuola… e così via. questi, un’infinità di problemi che impediscono la normale crescita dei ragazzi e delle ragazze.

Pertanto il progetto mira a:

  1. Accompagnare la crescita integrale dei bambini e degli adolescenti, promuovendo la prevenzione e/o il monitoraggio dei casi di violenza o di altre problematiche sociali degli adolescenti.
  2. Rafforzare l’accesso all’istruzione e impedire alle madri e ai padri adolescenti di abbandonare la scuola attraverso la creazione di un asilo nido per prendersi cura dei bambini durante l’orario scolastico.
  3. Offrire opportunità di sostegno scolastico, assistenza medico-psicologica, nonché spazi di preghiera e di incontro con Cristo, soprattutto alle giovani vittime di violenza domestica o di genere.
  4. Sensibilizzare contro le norme sociali che legittimano il lavoro minorile.

Per la prima volta gli studenti sosterranno un progetto diverso, nel quale non si otterranno risultati materiali. Non sarà possibile visionare i risultati ottenuti. È una sfida che, comprendiamo, vi aiuterà a vivere la solidarietà. Potranno mettersi nei panni di bambini come loro a cui la vita non offre le stesse opportunità. Potranno sentire la solidarietà in modo più personale e, cosa più importante, favoriranno il cambiamento dei ragazzi e delle ragazze boliviani che saranno poi agenti di cambiamento in quella piccola comunità di Guayaramerín.